Legal Design

Effective Legal Design

Una delle cose più importanti da capire rispetto al Legal Design è che non stiamo parlando di rifare il look ai documenti. Non è un nuovo concetto di immagine coordinata e non riguarda il lavoro del grafico. Senza nulla togliere al lavoro del grafico, ovviamente.

Il Legal Design è un ambito di lavoro che mette insieme competenze multidisciplinari:

  • Legali
  • Linguistica e comunicazione
  • Analisi dei dati
  • Visual thinking e mind mapping
  • Content Management: organizzazione e gestione dei contenuti
  • User Experience (UX), la cosiddetta esperienza utente
  • Project Management

Legal Design, molte definizioni un solo obiettivo

La definizione ufficiale di Margaret Hagan, la ricercatrice americana della Stanford University alla quale si deve questo approccio, è:


Il Legal Design è l’applicazione del design al mondo del diritto che pone l’uomo al centro; nasce per creare sistemi e servizi legali più attenti all’utente, utilizzabili e appaganti.


Per noi di LD la definizione ulteriore di Legal Design è: un’attenzione maniacale per l’esperienza dell’utente dei servizi legali. Esperienza che deve essere incentrata sul generare comprensione, abbattere le barriere della complessità e creare un nuovo livello di fiducia tra azienda e utente.
Ri-strutturando questo rapporto si crea un nuovo sistema, un nuovo circolo virtuoso che fa vincere tutti.

Legal Design Manifesto

Esattamente come nell’Agile Project Management, anche il Legal Design ha delle linee guida che scegliamo di portare avanti come valori fondamentali, il manifesto, appunto.
Noi di LDezign intendiamo il Legal Design Manifesto secondo questi quattro valori fondamentali:

Semplicità e chiarezza, al posto di complessità e tecnicismo.
Esperienza utente al posto di norme e articoli di legge.
Immagini e linguaggio intuitivo, al posto di muri di testo e antilingua.
Fiducia, trasparenza e accordo, anzichè clausole e “latinorum”.

Non c’è nulla di sbagliato nella parte destra dei valori, ma scegliamo di fondare le nostre attività di comunicazione. Quando il servizio e la comunicazione partono da questi principi il risultato sono una relazione chiara con l’utente e maggior vantaggio competitivo.

A cosa serve il Legal Design nella mia azienda?

Il Legal Design serve a diversi scopi. Uno di questi è abbattere le barriere tra la direzione e i vari destinatari della comunicazione legale e tecnica, eliminando tutti i meccanismi di sfiducia e “burocratichese” che influiscono negativamente sul valore dell’azienda.

Si comprende meglio facendo qualche esempio.

Pensiamo all’informativa privacy richiesta dal GDPR in merito all’acquisizione e conservazione dei dati personali. Siamo tutti abituati a subire documenti che scorriamo senza comprenderne il contenuto. Documenti che accettiamo e controfirmiamo perché sappiamo di non avere alternativa, ma non perché ci fidiamo. Il retro pensiero di ognuno di noi quando clicca o firma per accettazione è che “chissà come verranno usati i miei dati”.

La conseguenza di questo retro pensiero è che l’azienda a cui sto affidando i miei dati non è degna di fiducia. E se crediamo che questa sia una cosa senza conseguenze stiamo già facendo un errore importante. Forse la pensavano così anche i signori di Cambridge Analytica prima che scoppiasse il Data Gate.

Se le informative privacy fossero dei documenti realmente friendly, leggibli e comunicativi, le nostre scelte sarebbero più consapevoli. Così anche il giudizio o la fiducia che riponiamo in un’azienda che si propone con trasparenza.

Legal design, concetti di base

I regolamenti aziendali e il Legal Design

Il regolamento aziendale può essere qualcosa che casca dal cielo e che impone una serie di regole formali, pronte da tirare fuori quando c’è da fare una contestazione a un dipendente, oppure può essere una grande opportunità per costruire un percorso condiviso e su misura dei reali destinatari.

In questo secondo caso il Legal Design si propone di costruire qualcosa di più di un documento, costruisce un processo di condivisione e di distribuzione di un accordo interno all’azienda. Che non è il gioco di cambiare le parole per fare la stessa cosa di ieri, ma un vero e proprio cambio di paradigma della progettazione, realizzazione e condivisione dei codici interni all’impresa.

legal design efficienza dei processi

Contratti, documenti e comunicazione “legal”

Tutto ciò che nella vita e nei cicli di un’azienda tocca la comunicazione di contenuti di carattere legale e burocratico, non deve essere necessariamente proposto in burocratichese. Quella è l’antilingua di cui parlava Italo Calvino già nel 1965. Quello era il vecchio comportamento della pubblica amministrazione nei confronti del cittadino. Quello era il vecchio comportamento delle banche che parlavano una lingua incomprensibile al correntista che oggi, guarda caso, sono diventati clienti.

Non si tratta però di marketing applicato ai documenti legali.
Semmai riguarda un nuovo approccio che mette il cliente/utente al centro dei processi dell’azienda e impara a parlare la sua lingua.

Perchè se ti capisco, mi fido di te e di quello che mi proponi.

Legal Design: dalla complessità alla fiducia

Questa è la vera sfida del Legal Design e della nostra epoca. Trasformare la complessità in qualcosa di usabile, vivibile, persino desiderabile. E se fino a poco tempo fa questo era dominio solo delle università che studiavano i processi e il design della comunicazione, oggi è diventata una necessità fondamentale delle imprese di tutti i settori.